Inaugurazione della nuova sede della Biblioteca Universitaria.

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Scritto da Administrator | 08 Luglio 2014

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Attilio Mastino
L’inaugurazione della nuova sede della Biblioteca Universitaria
Sassari, 8 luglio 2014

Voglio esprimere la più grande soddisfazione della comunità accademica perché la ‘nostra’ Biblioteca universitaria trova una splendida collocazione in questo edificio, l’antico Ospedale SS. Annunziata,  uno dei luoghi dell’identità della città di Sassari, uno spazio rinnovato, ricco di suggestioni significative, adeguato ad accogliere una preziosa collezione di opere che documentano mille e mille curiosità, interessi, ricerche sviluppatesi nel tempo: voglio citare almeno quel  Condaghe di San Pietro di Silki che costituisce il documento iniziale della lingua volgare sarda e insieme testimonia la ricchezza delle eredità culturali classiche nel Regno del Logudoro giudicale.

Si incontrano nella giornata di oggi due storie, la storia dell’Università e la storia della biblioteca universitaria raccontata da Tiziana Olivari e Marisa Porcu Gaias, iniziate insieme oltre quattro secoli e mezzo fa col lascito che il nobile Alessio Fontana, funzionario della cancelleria di Carlo V,  riservò per il Collegio Gesuitico nel 1558. In realtà un’unica storia di collaborazione o addirittura di simbiosi, che oggi si rinnova.  Questo trasferimento a Piazza Fiume segna una tappa importante ma non interrompe un rapporto e una storia lunga di cui siamo orgogliosi.

Questo spazio colloca la Biblioteca e l’Università nel cuore della città, con le epigrafi e i busti che rendono merito alle famiglie locali benefattrici dell’Ospedale SS. Annunziata, quasi a sancire in maniera significativa il senso del profondo legame che nei secoli ha unito Sassari al suo Ateneo. Un legame che, qui e oggi, si consolida ulteriormente per diventare tangibile in questo magnifico complesso monumentale.

In questi locali, i sassaresi hanno trovato cure e assistenza. Magnificamente ristrutturati e ‘rifunzionalizzati’ per rispondere alla nuova destinazione, ospiteranno da oggi l’imponente patrimonio librario accumulato nei secoli, diventeranno un luogo vivo, un laboratorio di idee, un centro di ricerca aperto e inclusivo.  Università e Ospedale, solennemente inaugurato nel 1849 –   hanno  condiviso per più di un secolo storia e uomini, che all’università si formavano come medici, professori, uomini di legge, amministratori della cosa pubblica. Solo pochi anni fa gli ultimi  “Giapponesi”, i medici dell’Istituto di malattie infettive dell’Università che hanno abbandonato l’Ospedale per la nuova clinica che nelle prossime settimane finalmente inaugureremo. Dunque la collocazione della  Biblioteca  in questo edificio si pone in una linea di continuità che ci rende orgogliosi.

Voglio dire che la Biblioteca, pur abbandonando gli spazi occupati fin dal 1611 nel Palazzo dello Studio Generale in cui ha sede il Rettorato, non si separa dall’Università. Nella sua nuova collocazione, essa rappresenta anzi un’ideale proiezione della missione dell’Ateneo nel tessuto sociale ed urbanistico del territorio: una missione di produzione, conservazione e disseminazione del sapere che oggi rappresenta senza dubbio la più alta prospettiva di sviluppo anche per l’economia locale, se è vero che la Sardegna deve aumentare rapidamente il numero degli studenti universitari e dei laureati.

Da tempo la Biblioteca Universitaria, sopravvissuta prodigiosamente fino ai nostri giorni, ha assunto una funzione preziosa di documentazione della produzione editoriale, con particolare riferimento a quella isolana. Tale missione si è rivelata complementare a quella svolta dalle altre nove biblioteche specialistiche dell’Ateneo ora raccolte nel Sistema Bibliotecario, che sono dedicate alla formazione dei nostri studenti, alla crescita dei nostri dottorandi e all’attività di ricerca dei nostri docenti.

Il Sistema Bibliotecario dell’Ateneo di Sassari ha agito ed agirà in simbiosi con la Biblioteca Universitaria, alla quale resteranno riservate le funzioni istituzionali definite nell’ambito del Sistema Bibliotecario Nazionale.  Chiediamo oggi che da parte della Direzione Generale e del Demanio si pensi in tempi brevi alla cessione all’Università degli antichi locali storici in Piazza Università, che debbono mantenere  la stessa destinazione d’uso, impegnandosi l’Ateneo a investire i  fondi Fas disponibili per una completa ristrutturazione in continuità della missione svolta e nel rispetto della testimonianza storica incarnata dagli arredi, dagli scaffali e dagli affreschi originali che caratterizzano quegli ambienti.

Oggi, pertanto, non si ratifica una separazione: la nuova collocazione della Biblioteca Universitaria rinnova piuttosto quell’antica promessa di alleanza tra l’Ateneo e la città, caratterizzata dallo spirito di condivisione di radici culturali e prospettive storiche comuni.

Grazie a coloro che tanto si sono adoperati per la giornata di oggi, le direttrici che si sono succedute fino a Maria Rosaria Manunta, il personale bibliotecario, la Direttrice generale delle Biblioteche Rossana Rummo, la Direttrice Regionale Maria Assunta Lorrai, il Ministro Dario Franceschini e la nostra carissima sottosegretaria Francesca Barracciu. Senza dimenticare il Presidente della repubblica Giorgio Napolitano, che il 21 febbraio 2012 aveva risposto all’intervento del Rettore con il quale sollecitavamo il completamento del Palazzo di Piazza Fiume destinato a ospitare i 300 mila volumi della Biblioteca Universitaria.

Vogliamo che questo diventi il luogo di incontro e di crescita culturale per le nuove generazioni di giovani dell’età digitale, erediti una storia di prestigio e di qualità, vogliamo che il nostro Ateneo, i nostri Dipartimenti, i nostri corsi di laurea si leghino sempre di più alle iniziative portate avanti dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo in difesa del patrimonio. Noi frequenteremo queste sale ospiti dei nostri amici bibliotecari con i quali in tanti abbiamo contratto nel tempo un debito di riconoscenza che non si dimentica. Auguri a tutti.

Il Sistema Bibliotecario dell’Ateneo di Sassari è costituito da nove biblioteche che offrono un servizio organico e coordinato di consultazione, di prestito e di  ricerca di fonti per una media di 56 ore di apertura per settimana (con punte di 84 ore presso la Biblioteca dedicata ad Antonio Pigliaru). Ma, soprattutto, le nostre biblioteche sono diventate punti di incontro e di studio dei nostri giovani ed assolvono ormai un ruolo multifunzionale di aggregazione e condivisione nel panorama formativo e culturale della città.

Il patrimonio documentario delle biblioteche universitarie è costituito da:

  • oltre  600.000 monografie ed altre collezioni;
  • oltre 3.750 periodici cartacei;
  • circa 37.000 periodici elettronici a testo pieno;
  • circa 60 banche dati online ed oltre 9.000 libri elettronici.

Nel solo 2013 il Sistema ha garantito oltre 115.000 prestiti brevi e lunghi e più di 5.500 trasferimenti di documentazione bibliografica da e verso altri atenei del paese. Ogni anno l’Ateneo investe circa 1,5 milioni di euro solo per il potenziamento e la conservazione delle collezioni di monografie e dei periodici cartacei e on line messi a disposizione dell’utenza. Così come nella Biblioteca Universitaria anche nel nostro sistema abbiamo riservato postazioni speciali e attrezzature dedicate alla consultazione delle nostre collezioni da parte degli utenti affetti da disabilità.

Ultimo aggiornamento Martedì 08 Luglio 2014 12:32

Multa venientis aevi populus ignota nobis sciet
multa saeculis tunc futuris,
cum memoria nostra exoleverit, reservantur:
pusilla res mundus est,
nisi in illo quod quaerat omnis mundus habeat.


Seneca, Questioni naturali , VII, 30, 5

Molte cose che noi ignoriamo saranno conosciute dalla generazione futura;
molte cose sono riservate a generazioni ancora più lontane nel tempo,
quando di noi anche il ricordo sarà svanito:
il mondo sarebbe una ben piccola cosa,
se l'umanità non vi trovasse materia per fare ricerche.

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