Attilio Mastino

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09 Settembre 2011

Salvatore Sechi, La stazione dei sogni

di Attilio Mastino

Ho letto tutto d’un fiato La stazione dei sogni di Salvatore Sechi, in una sera di pioggia a Bosa, senza riuscire a staccarmi da quelle pagine.

Mi è sembrato di trovare la chiave di tutta la storia in quel sogno terribile che conduce il protagonista tra le tombe di un cimitero, tra le croci seminate entro un bosco di betulle sferzate dalla pioggia ed illuminate dai fulmini, entro una foresta inquietante e silenziosa, bagnata dalle lacrime senza tempo.

Quasi atterrito, alla fine della storia, Dario scopre che per assurdo una forza ineluttabile lo ha condotto a ripercorrere gli stessi sentieri percorsi dal fratello Bachis, un gigante buono che calzava stivali lucidi, scomparso quaranta anni prima in guerra, ma accolto dall’ospitalità caritatevole dei monaci, divenuto per tutti un esempio di umanità e di fede.

Ultimo aggiornamento Venerdì 09 Settembre 2011 11:24 Leggi tutto...
 

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09 Settembre 2011

Saluto di Attilio Mastino,

Rettore dell'Università di Sassari.

Mentre scrivo questa nota per presentare gli Atti del Convegno "Stintino tra terra e mare", svoltosi l'anno scorso, sollecitato dall'amichevole insistenza dell'amico Salvatore Rubino, contemporaneamente rileggo per l'ennesima volta il testo del nuovo statuto dell'Università di Sassari, che tra breve sarà sottoposto all'approvazione definitiva del Senato Accademico, con tante speranze e  tante emozioni: il nostro Ateneo dichiara che intende promuovere il libero confronto delle idee e la diffusione dei risultati scientifici anche allo scopo di contribuire al progresso culturale, civile, sociale ed economico della Sardegna, favorendo lo sviluppo sostenibile e la tutela dell’ambiente, inteso come sistema di risorse naturali, sociali ed economiche. L'Ateneo ritiene che la conoscenza sia un bene comune e favorisce  la più ampia diffusione delle informazioni e delle pubblicazioni. Partecipa alla definizione delle politiche pubbliche e delle scelte fondamentali relative allo sviluppo territoriale e agisce in accordo con gli operatori economici, il mondo produttivo, gli ordini professionali, i sindacati e le altre espressioni del mondo della cooperazione, del volontariato e del terzo settore.

Ultimo aggiornamento Venerdì 09 Settembre 2011 11:17 Leggi tutto...

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09 Settembre 2011

Presentazione

Ho conosciuto il dott. Mario Scampuddu come attivissimo sindaco di Luogosanto, impegnato nella ricerca delle origini medioevali di un paese straordinario, collocato sulle pittoresche alture granitiche della Gallura verso le quali la Madonna avrebbe indirizzato i primi francescani giunti in Sardegna dalla Terra Santa già nel XIII secolo. Ho potuto ammirare il suo dinamismo, la voglia forte di cambiare  e di costruire, il senso profondo di una ospitalità e di una generosità senza pari.

Non lo conoscevo come studioso e debbo dire di esser rimasto sbalordito per questa ricerca sull'albero genealogico della famiglia Iscampuddu-Casarachu, condotta in tanti archivi con l'impegno di un ricercatore vero e con la curiosità di un detective arguto e interessato, che non si ferma di fronte alle difficoltà, che supera gli ostacoli, che osserva le traccie lasciate da antenati lontani, che ora scopriamo di avere in comune. Scorrono in queste pagine personaggi del passato che affiorano attraverso documenti scritti in catalano o in castigliano, ma anche in latino, in logudorese, in italiano: la vita degli stazzi, San Lorenzo presso le sorgenti di Tempio, la pianura di Padulo, con Li Littareddi e Lu Calabresu.

Ultimo aggiornamento Venerdì 09 Settembre 2011 11:13 Leggi tutto...

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Scritto da Administrator | 09 Settembre 2011

Giovanna Rabitti

Introduzione

L'intento di chi ha promosso questo volume di studi è innanzi tutto quello di coltivare e onorare il ricordo di Giovanna Rabitti, che è stata docente alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere della nostra Università fino alla sua prematura scomparsa nel 2008. La ricordiamo oggi con rimpianto e con affetto, pensando al suo straordinario contributo nei primi anni di una Facoltà in formazione, alla sua personalità intellettuale,  alle sue curiosità ed alle sue passioni; e insieme alla sua rigorosa ed originale produzione scientifica  centrata principalmente ma non esclusivamente  sulla poesia lirica e altri generi del secolo  XVI.

A nome dell'Università di Sassari desidero ringraziare tutti coloro che hanno voluto  questo volume e gli autori dei contributi, gli amici e le amiche, i colleghi e le colleghe appartenenti a varie Università (da quelle che sono state le sue, Sassari e Firenze, fino a quelle di Padova e di Roma), quasi tutti operanti nell’area dell’italianistica.

Il “criterio” secondo il quale si articola il volume è la fedeltà agli ambiti e agli argomenti di ricerca di Giovanna. Ciascuno e ciascuna ha preso spunto infatti dalla bibliografia dei suoi studi e ha scelto e approfondito uno dei suoi autori, generi letterari e temi prediletti. Il montaggio ha rispettato l’ordine cronologico degli argomenti.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 22 Maggio 2013 14:44 Leggi tutto...

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Scritto da Administrator | 09 Settembre 2011

Francesca Amalia Grimaldi a Sassari


Presentare la produzione di Francesca Amalia Grimaldi, affettuosamente sollecitato dall'Assessore comunale alla cultura Dolores Lai, significa per me riflettere sull'originale percorso di un'artista che  incanta, capace di commuovere e di coinvolgere; significa farsi trascinare dolcemente in un mondo colorato di nostalgie, di rimpianti, di melanconie, ma anche di sogni nuovi.

C'è un prima e c'è un dopo nell'esperienza artistica ed umana dell'artista, che prepotentemente si manifesta in questa mostra che presenta innanzi tutto i lavori a carattere prettamente figurativo, realizzati con tecniche miste, pastelli a olio e acquarelli, acquarelli e tempere. Ci sono le marine, le abbaglianti dune di sabbia macchiate dal verde dei cespugli e dal rosso dei fiori dell'armenia pungens, dai ginepri piegati dal vento, soprattutto dalle ombre lunghe che annunciano la sera. Animate dalle barche sfondate, quasi nascoste nella sabbia, dai casotti cadenti, dalle baracche solitarie, dalle vele; con la schiuma del mare, un mare che spesso si confonde con la spiaggia, come durante un temporale, con un cielo talora plumbeo oscurato da tante ombre minacciose, dalle nubi che cadono fino a sfiorare la terra, e che però è attraversato da una luce sfolgorante.  Ci sono i luoghi che amiamo, tra Alghero, Fertilia, Maria Pia, le coste di Capo Marrargiu, Porto Ferro, Rena Majore ad Aglientu con i suoi stranissimi alberi colorati; ci sono sullo sfondo i monti, e all'interno della Sardegna il lago di Gusana, le querce secolari dell'antica Sorabile a Fonni, i colori dell'autunno che macchiano e rendono rossastri gli alberi, che caratterizzano in modo inconsueto anche il terreno di una campagna senza figure umane, solitaria e remota, ma anche desiderata e rimpianta.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 22 Maggio 2013 14:42 Leggi tutto...

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Multa venientis aevi populus ignota nobis sciet
multa saeculis tunc futuris,
cum memoria nostra exoleverit, reservantur:
pusilla res mundus est,
nisi in illo quod quaerat omnis mundus habeat.


Seneca, Questioni naturali , VII, 30, 5

Molte cose che noi ignoriamo saranno conosciute dalla generazione futura;
molte cose sono riservate a generazioni ancora più lontane nel tempo,
quando di noi anche il ricordo sarà svanito:
il mondo sarebbe una ben piccola cosa,
se l'umanità non vi trovasse materia per fare ricerche.

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