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Scritto da Administrator | 08 Marzo 2021

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Traiano l’Optimus Princeps
Benevento, Università Giustino Fortunato 6 marzo 2021

Cari amici,

oggi festeggiamo insieme l’uscita di questo volume Traiano, l’optimus princeps, curato dall’amico Livio Zerbini, con gli atti del convegno svoltosi nella bella sede di Ferrara nel settembre 2017, in occasione della ricorrenza dei 1900 anni.  A quell’incontro avevamo partecipato in tanti, consapevoli di una pagina nuova che insieme stavamo scrivendo e che ora vediamo splendidamente presentata in questo volume delle edizioni Unibré, col quale si ripercorre un itinerario ideale che da Italica ci porta a Roma, al Piceno, alla Campania, alla Sardegna, alla Germania Superior, alla Dacia, alla Siria, fino all’Africa, alle origini di un secolo, quello degli Antonini, che ha rappresentato per tanti versi il momento più alto di una romanità in espansione nel Mediterraneo, più aperta ma ancora piena di conflitti e di contraddizioni.

Tante questioni in campo, dalle innovazioni sul piano giudiziario civile e penale al governo delle province, dal processo di colonizzazione allo sviluppo dell’architettura militare, dalla propaganda all’arruolamento dei peregrini daci, ai viaggi per terra e per mare. Questo libro è una nuova finestra anche sul mondo danubiano e sul mondo partico, in relazione al viaggio computo da Traiano sulla triere Ops della flotta di Ravenna armata con marinai di origine sarda (su questo ha scritto Piergiorgio Floris ed io stesso).

Ultimo aggiornamento Lunedì 08 Marzo 2021 07:06

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Scritto da Administrator | 28 Febbraio 2021

Intervento del Presidente della Giuria per l’apertura della 61° edizione del Premio letterario Città di Ozieri.

Otieri, 27 febbraio 2021

Ci siamo lasciati un anno fa, il 29 febbraio 2020, con la 60° edizione del Premio Otieri di Letteratura Sarda fondato nel 1956 per volontà di Tonino Ledda: la cerimonia si era svolta nel Teatro civico Oriana Fallaci, con l’emozionante esibizione del coro della Brigata Sassari. Dae tando, da allora abbiamo attraversato il deserto ma non ci siamo mai fermati: la pandemia ci ha fatto soffrire enormemente, con gli oltre millecento morti della Sardegna e i quasi cento mila del nostro paese, lutti che hanno anzi contribuito ad ampliare la riflessione dei poeti, di uomini e donne sensibili, attenti, desiderosi di approdare in un mondo migliore, di immaginare un futuro diverso per la nostra gente.

Ho conosciuto a Cagliari Antonio Sanna, al quale è intestata la sessione principale del premio: era arrivato da Bonorva e ci raccontava di aver perso un polmone durante la prigionia in India sotto gli inglesi. Ci insegnava Linguistica Sarda anche nella Scuola di specializzazione in Studi Sardi.

Ultimo aggiornamento Domenica 28 Febbraio 2021 10:40

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Scritto da Administrator | 15 Dicembre 2020

La scomparsa di Edward Burman (Cambridge 1947 - Sassari 13 dicembre 2020)

Con grande dolore annunciamo la scomparsa ieri a Sassari in cardiochirurgia del nostro amico Edwad Burman, alcuni giorni dopo un'operazione al cuore di grande complessità.  Lascia a Sassari la figlia Lucy, a Milano il figlio Nicholàas e a Pekino la moglie Xiao Hong.   Lo avevamo conosciuto proprio in Cina  grazie a Plinio Innocenzi e Ettore Sequi; era rimasto incantato dalla Sardegna raccontata da Raimondo Zucca, Gaetano Ranieri, Alessandra Casu, in particolare lo avevano colpito i "giganti" di Mont'e Prama. Ci aveva seguito dopo qualche mese nell'Isola, dove contava di far arrivare definitivamente anche la moglie, che aveva solo un permesso provvisorio per 5 anni, mentre lui e Lucy erano diventati cittadini sassaresi da pochi mesi.

Edward Burman era nato a Cambridge nel 1947. Aveva studiato presso l’università della sua città natale e si era laureato in Filosofia all’Università di Leeds. Dopo la laurea, aveva insegnato in diverse università italiane (parlava benissimo l’italiano).  Amministratore di una società di investimento a Pechino e Partner dello Studio Ambrosetti di Milano, aveva  anche lavorato con la Mediapolis engineering di Torino in Cina. Da due anni si era trasferito con la famiglia in Sardegna, acquistando casa a Sassari.  La figlia Lucy studia con grande soddisfazione al Canopoleno, accolta con amore dagli studenti, dai professori, dal Dirigente.

Ultimo aggiornamento Giovedì 17 Dicembre 2020 20:46

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Scritto da Administrator | 05 Novembre 2020

La scomparsa dell’archeologa Antonietta Boninu

Antonietta Boninu se ne è andata a 72 anni il 30 ottobre scorso, in silenzio, con stile, senza raccontarci nulla della malattia che l’aveva colpita quasi sei mesi fa e che ha affrontato negli ultimi giorni assieme al suo parroco don Massimiliano Salis a Mater Ecclesiae : la vogliamo ricordare oggi come storica direttrice della Soprintendenza archeologica di Sassari e Nuoro, antica compagna di studi e di mille progetti comuni, indimenticabile amica e generosa studiosa della Sardegna.

L’avevamo conosciuta alla Facoltà di Lettere a Cagliari, dove era stata allieva di Piero Meloni e Giovanna Sotgiu, per poi laurearsi con Mario Torelli in archeologia classica, con una tesi intitolata Catalogo della ceramica "sigillata chiara africana" del Museo di Cagliari (pubblicata nel 1972 sulla rivista diretta da Giovanni Lilliu “Studi Sardi”); un argomento che avrebbe segnato una vera e propria svolta non solo negli studi sulle relazioni tra Africa e Sardegna ma anche sulla classificazione scientifica dei materiali e sulle fabbriche di ceramica da mensa e in «sigillata chiara», di ceramica da cucina e di lucerne, precisando cronologie, trasferimenti per nave e mercati transmarini delle officine africane. La sua classificazione avrebbe permesso negli anni successivi di datare gli strati degli scavi anche in siti urbani o ostiensi.

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Scritto da Administrator | 01 Novembre 2020

I risultati V Edizione del premio "Giancarlo Susini"

Cecilia Ricci Presidente della Società Scientifica “Terra Italia” e Attilio Mastino direttore del Periodico internazionale di Epigrafia “Epigraphica” anche a nome delle Edizioni Fratelli Lega hanno proclamato il 26 ottobre 2020  il vincitore della V edizione del <<Premio Giancarlo Susini>>, in occasione di un collegamento Zoom promosso per una conferenza di Hernán Gonzáles Bordas (Bordeaux) e di Ali Cherif (Tunisi) su  Le grandi iscrizioni agrarie dell’Africa, la lex Hadriana de rudibus agris, conferenza nella quale sono stati generosamente presentati numerosi dati inediti su uno dei temi centrali della ricerca epigrafica in Tunisia negli ultimi anni. Grazie alla collaborazione della Scuola Archeologica Italiana di Cartagine, erano collegati oltre 60 specialisti, studiosi di molte sedi e centri di ricerca della Francia, della Spagna, dell’Austria, dell’Italia e molti studenti, dottorandi o laureandi, delle Università di Bologna, Campobasso, Cagliari e Sassari.

La conferenza è stata seguita da un ampio dibattito al quale hanno partecipato tra gli altri Francesca Cenerini, Antonio Corda, Antonio Ibba, Sergio Lazzarini, Paola Ruggeri.

Ultimo aggiornamento Domenica 01 Novembre 2020 16:00

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Scritto da Administrator | 20 Settembre 2020

La scomparsa dell’archeologo Mario Torelli (1937- 2020)

È scomparso il 16 settembre a Palermo un gigante dell’archeologia italiana, Mario Torelli: laureato a Roma nel 1960, ispettore presso la Soprintendenza dell’Etruria Meridionale, aveva partecipato nel 1968 al primo concorso di Epigrafia Latina in Italia bandito dall’Università di Cagliari e poi aveva preso servizio l’anno dopo come professore aggregato di Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana, facendosi amare dagli allievi con quel suo primo seminario sull’isola sacra di Delos e per i decennali scavi del santuario greco di Gravisca, l’antico porto di Tarquinia.

Nel 1975 è stato chiamato a Perugia come professore ordinario, poi visiting in decine di università straniere,  membro di Società scientifiche (la nostra Scuola archeologica italiana di Cartagine) e di Accademie italiane (l’Accademia Nazionale dei Lincei) e straniere, direttore della rivista di antichistica “Ostraka”.

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Scritto da Administrator | 02 Giugno 2020

Presentazione del volume L’epigrafia del Nord Africa: novità, riletture, nuove sintesi, a cura d. S. Aounallah, A. Mastino, Collana Epigrafia e antichità, 45, Faenza 2020, pp. 13-14

È davvero un onore per noi presentare questo volume dedicato a «L’epigrafia del Nord Africa: novità, riletture, nuove sintesi», all’interno della collana “Epigrafia e antichità”: lo facciamo con emozione e gratitudine ricordando Angela Donati,  Christine Hamdoune e Enrique Gozalbes Cravioto e tornando indietro fino a quel lontano dicembre 1983 quando si svolse il primo dei convegni de “L’Africa Romana” fortemente voluti da Giancarlo Susini, Marcel Le Glay, Hédi Slim.

Avevano partecipato a quel primo incontro anche Giorgio Bejor, Naidé Ferchiou, Ammar Mahjoubi, Sandro Schipani, Latifa Slim, Giovanna Sotgiu, Cinzia Vismara, Raimondo Zucca e tanti altri, molti colleghi delle Soprintendenze e i nostri studenti. Negli anni successivi, si sarebbero aggiunti tutti i più illustri maestri dell’archeologia nord-africana, con il diretto coinvolgimento di tante prestigiose istituzioni.

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Multa venientis aevi populus ignota nobis sciet
multa saeculis tunc futuris,
cum memoria nostra exoleverit, reservantur:
pusilla res mundus est,
nisi in illo quod quaerat omnis mundus habeat.


Seneca, Questioni naturali , VII, 30, 5

Molte cose che noi ignoriamo saranno conosciute dalla generazione futura;
molte cose sono riservate a generazioni ancora più lontane nel tempo,
quando di noi anche il ricordo sarà svanito:
il mondo sarebbe una ben piccola cosa,
se l'umanità non vi trovasse materia per fare ricerche.

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